IMG 0100Il mercato edilizio dà segni di ripresa, ma i segnali positivi si prestano a valutazioni difficili e controverse. Soprattutto è iniziata la stagione dei grandi saldi. Un ampio parco di abitazioni rimasto invenduto per otto anni di crisi, che si presenta alla sua ultima occasione di vendita.

 Tecnici del settore e agenti immobiliari non sempre forniscono informazioni utili alle famiglie per l’acquisto di un’abitazione che corrisponda ai loro desideri.

Accade qualcosa di simile anche in altri settori produttivi: abbigliamento, agroalimentare, ecc. … e così, ad esempio, l’etichetta “costruito in Italia" viene messa su capi d’abbigliamento fatti a Prato da laboratori di cinesi con materie prime non italiane; non si tratta di vietare la vendita di questi prodotti ma di evidenziare la qualità dei prodotti in modo che l’acquirente scelga liberamente ma con la necessaria conoscenza.
Tornando al settore edile, scorrendo gli annunci di “vendesi” si legge molto spesso "la dizione abitazione ristrutturata …… classe energetica G" e questo avviene per più del 70% degli annunci; vanno ricompresi in questo gruppo G anche gli annunci che non riportano la classe energetica (per la verità sarebbe obbligatorio evidenziarla anche negli annunci) o che riportano la dizione “certificato in via di definizione". Un certificato energetico si elabora in qualche ora e cioè il tempo necessario per il sopralluogo e la compilazione della modulistica; e invece gli annunci durano mesi sempre con la stessa dizione. Qualche altro, più malandrino, si spinge a scrivere abitazione ristrutturata e si va poi a scoprire che era stata ristrutturata nel 1990.
La ristrutturazione edilizia è una categoria di intervento che nel corso degli ultimi anni si è ampliata enormemente e ora comprende sia piccoli interventi come lo spostamento di una porta o di una tramezza che interventi molto più complessi (consolidamento strutturale, rifacimento degli impianti, modifiche degli assetti distributivi, ecc.) e recentemente vengono consentiti nella ristrutturazione persino gli interventi di demolizione e ricostruzione con modifica di sagoma.
Nei certificati energetici, obbligatori in tutte le vendite e in tutti i contratti di affitto, sono riportate tutte le classi energetiche: la classe energetica G è la peggiore perché a più alto consumo energetico, da qui si risale sino ad arrivare alla classe A che è la migliore perché a più basso consumo energetico. Nella classe G il consumo energetico può essere sei volte superiore a quello di classe A, una differenza non da poco.
E’ evidente che se la classe energetica è G l’abitazione non può essere stata oggetto di una ristrutturazione consistente, al più sarà stata un’operazione di “lifting” giusto per farla passare per “ristrutturata". Nella maggioranza dei casi dunque la classe energetica G è in netto contrasto con l’affermazione di abitazione ristrutturata, fermo restando che l’unità abitativa può essere ancora abitabile.
Offerte di prezzi stracciati per abitazioni ristrutturate di classe energetica G dovrebbero insospettire l’acquirente; quello che può sembrare l’affare della propria vita al momento del rogito, si trasforma il giorno dopo in pesanti costi di gestione e in costi aggiuntivi di ristrutturazione effettiva a cominciare dagli impianti e dagli isolamenti termici.

Aria di saldi stagionali anche per le abitazioni invendute negli ultimi otto anni di crisi- Ristrutturazioni https://petra2000.it/ Super User